Il prosciutto di Parma è una delle eccellenze italiane che non manca mai sul tavolo dell’aperitivo di Eat to Eat e si presta ad essere uno degli ingredienti della nostra pizza gourmet
Ecco 10 curiosità sul Prosciutto di Parma:
- È un alimento ideale per bambini e anziani perché ricco di proteine e altamente digeribile
- Contiene la valina, la leucina e l’isoleucina utili alla riparazione dei danni che i muscoli subiscono durante il movimento, è quindi ideale per gli sportivi
- Fornisce minerali facilmente assorbili all’organismo, come il ferro
- Contiene antiossidanti naturali come la vitamina E e il selenio che aiutano a combattere e inibire l’azione dei radicali liberi
- È un alimento adatto ai celiaci perché privo di glutine, ma non deve essere messo a contatto con altri salumi o alimenti contenenti glutine
- Il suo grasso si caratterizza per un basso contenuto di colesterolo perché composto da quasi il 70% di grassi insaturi
- L’abbinamento con il melone è quello classico, ma questo prosciutto si accompagna bene anche a pesche, mango, ananas e fichi
- Per far risaltare il suo sapore bisogna abbinarvi un vino bianco frizzante
- A Langhirano, provincia di Parma esiste un museo dedicato: il Museo del prosciutto e dei salumi di Parma
- Viene prodotto da oltre 50 anni
Come riconoscere e conservare il Prosciutto di Parma DOP
Essendo un alimento DOP (Denominazione di Origine Protetta) è sottoposto ad un disciplinare. All’interno del disciplinare sono stabiliti i limiti della zona di trasformazione e provenienza della materia prima e il tipo di alimentazione destinata ai suini dai quali si ricava. Tutti gli allevatori di suini destinati alla produzione del Prosciutto di Parma devono avere un certificato che attesti il rispetto delle direttive.
Il Prosciutto di Parma è riconoscibile perché marchiato a fuoco con due corone: la corona è simbolo del consorzio, sotto di essa ha un codice identificativo che indica quale dei 156 produttori ha lavorato il prosciutto.
Nella produzione non può essere usato alcun additivo chimico: non vi è aggiunto altro che sugna e sale.
Sotto la cotenna del prosciutto c’è un sigillo dove è indicata la data di inizio lavorazione del prosciutto, utile per calcolare la stagionatura, fissata ad un minimo di 12 mesi.
Il crudo di parma con osso deve essere conservato in un ambiente secco, non troppo fresco e non esposto al sole. A queste condizioni si mantiene anche oltre i 12 mesi continuando la stagionatura.
Il prosciutto deve essere affettato sottile e poco prima di essere consumato per evitare un’esposizione all’aria che ne rovina il gusto facendolo diventare salato. Quando le prime fette sono state tagliate deve essere conservato in un frigorifero a temperatura non superiore a 10°, coprendo il lato del taglio con uno straccio ben pulito, della pellicola trasparente o della stagnola. È vietato congelarlo o affumicarlo.